Giampaolo Morelli rivela a Verissimo di aver scoperto da poco chi sia il suo vero padre. Il racconto shock dell’attore.
Durante l’episodio di Verissimo del 5 ottobre, Giampaolo Morelli ha condiviso una parte intima e complessa della sua vita. L’attore napoletano ha rivelato di aver scoperto recentemente che l’uomo che lo ha cresciuto non è il suo vero padre. Questo colpo di scena è emerso poco prima della morte della madre, che gli ha lasciato una lettera contenente la verità. Scopriamo tutti i dettagli della misteriosa vicenda.
Giampaolo Morelli: la lettera della madre
Nella lettera, Giampaolo Morelli ha appreso che il suo padre biologico era un uomo che conosceva bene, un frequentatore della sua casa durante l’infanzia.
“Mia madre era malata, le mancavano ormai pochi giorni, anche se non potevo saperlo, mi dice che mi aveva scritto una lettera, molto tempo prima, mi ha detto dove cercarla, l’ho trovata, mi ha fatto questa confessione, nella lettera mi dice che mio padre, quello che pensavo essere mio padre, non era in realtà il mio vero papà” ha raccontato l’attore a Verissimo.
Qui il video dell’intervista.
Raccontando la sua esperienza, l’attore ha spiegato: “Anche in tarda età sono sempre notizie devastanti, ma non condanno nessuno“. La scoperta ha permesso a Morelli di rimettere insieme i pezzi della sua vita familiare e comprendere meglio il suo passato.
Giampaolo Morelli: il legame con la famiglia
Nonostante la rivelazione, il rapporto con sua sorella non è cambiato. “Ci vogliamo tanto bene e ci siamo detti che nulla è cambiato” ha affermato l’attore.
Anche il legame con l’uomo che lo ha cresciuto rimane forte, poiché Morelli sente la necessità di proteggerlo. Riflessioni sul suo padre biologico, che non ha mai cercato di contattarlo, mostrano una certa comprensione da parte di Morelli, che cerca di non giudicare.
“Logicamente, con molto tatto, lo voglio tanto proteggere, ci sono responsabilità da tutte le parti, ma non riesco ad avercela con nessuno, nemmeno con il papà biologico, non ha un’altra famiglia, non è sposato, non aveva figli, però mai ha fatto un gesto, avrebbe potuto fare un minimo gesto, anche da morto, nel testamento, un libro, qualcosa, aveva anche l’appiglio del padrino, mai, però non riesco a condannare, penso che ognuno ha le sue motivazioni perché si comporta in un determinato modo” ha concluso Morelli.